Per il settore agroalimentare lo logistica ha una importanza strategica più evidente che mai in un periodo come l’attuale ove serve stare sul mercato in modo tempestivo e concorrenziale, ridurre gli sprechi, contenere l’incidenza dei costi di trasporto delle derrate da lavorare e dei prodotti finiti. E l’importanza degli investimenti strutturali per l’agroalimentare è stata ricordata dal Presidente Ettore Prandini in occasione dell’Assemblea Nazionale Coldiretti: una necessità di medio – lungo periodo che deve accompagnarsi a misure di immediato effetto come la defiscalizzazione dei carburanti. Il PNRR prevede risorse attraverso una specifica misura “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”. A metà giugno è stato firmato il decreto che ha istituito lo strumento dei “Contratti della logistica agroalimentare”. I bandi saranno emanati a seguito dell’approvazione da parte della Commissione del regime di aiuti previsto per gli investimenti. Si può consultare la scheda tecnica disponibile sul sito del MIPAAF[1].
I bandi saranno seguiti da Invitalia spa; il 40% delle risorse sarà destinato alle regioni del sud.
La scheda precisa che saranno finanziati investimenti per: ridurre l’impatto ambientale; migliorare la capacità di stoccaggio, trasformazione e di salvaguardia della differenziazione dei prodotti; potenziare le capacità di export; rafforzare la digitalizzazione, ridurre gli sprechi. Il bacino dei potenziali beneficiari è molto ampio: imprese del settore agricolo e alimentare e loro consorzi; Organizzazioni di Produttori; imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione; cooperative agricole e loro consorzi. Le spese ammissibili e l’intensità massima di agevolazione sono riportate nella scheda tecnica.
Si tratta di una nuova sfida per il mondo agricolo, già impegnato in queste settimane nella complessa elaborazione dei contratti di filiera. Ma si tratta anche di una novità assoluta, in grado di far divenire gli agricoltori protagonisti non solo della filiera produttiva ma anche della fase logistica, riducendo la dipendenza da meccanismi speculativi e da soggetti poco interessati al “made in Italy”. Coldiretti resta a disposizione per ogni informazione in merito.
[1] https://www.politicheagricole.it/misura_logistica_pnrr